Approfondimenti utili per capire meglio

Prestiti personali per pensionati Inpdap e Inps: i migliori tassi sul mercato nel 2017

prestito-pensionati

I pensionati che chiedono di poter usufruire di un prestito personale sono giorno dopo giorno sempre più numerosi; per questo motivo sono molteplici anche gli istituti bancari che elargiscono prestiti da rimborsare anche mediante la cosiddetta cessione del quinto. Ma quali sono i tassi di interesse migliori sul mercato? Scopriamolo effettuando delle semplici simulazioni online di prestiti personali riservati alle categorie di pensionati Inps e Inpdap, che possono usufruire difinanziamenti altamente personalizzati e con tassi di interesse estremamente vantaggiosi.

Prestiti per pensionati Inps e Ipdap: tassi e calcolo della rata mensile

Oggigiorno per un pensionato Inps e Inpdap è più che semplice poter effettuare la richiesta di erogazione del denaro anche solo per via telematica; il requisito fondamentale è quello di riuscire a dimostrare mediante la consegna della fotocopia dell’ultimo cedolino, la percezione di una pensione mensile e recarsi presso una filiale prenotando un appuntamento mediante la chiamata al numero verde. I prestiti che l’Inpdap dispone in ogni caso ai suoi clienti si dividono in varie categorie, a partire dai prestiti semplici, che è possibile rimborsare in una durata massima di quattro anni, fino ai prestiti pluriennali, che invece possono essere restituiti in un massimo di 120 mesi.

Al momento i migliori tassi di interesse sul mercato dei prestiti personali per pensionati Inpdap e Inps sono i seguenti:  4,25% per i piccoli prestiti gestione pubblica, 5% di tasso annuo fisso per i piccoli prestiti gestione fondi poste, 1,50% per i piccoli prestiti a gestione magistrale, 3,50% per i prestiti pluriennali diretti di gestione pubblica ed infine 3,50% per i prestiti pluriennali di gestione fondi poste. Ipotizziamo dunque, seguendo l’esempio proposto dal sito 24economia.com nella sezione relativa ai prestiti per pensionati, che un cliente ex lavoratore Inpdap vada a richiedere un prestito personale del valore di cinque mila euro. La cifra potrà essere restituita nella durata di 60 mesi pagando circa 100 euro al mese, oppure i 84 mesi pagando una rata mensile di meno di novanta euro, oppure infine in 120 mesi, cioè l’estensione massima del prestito e pagando la rata mensile di circa sessanta euro. In questo caso gli interessi che verranno aggiunti al termine del finanziamento saranno i seguenti: tan a partire da 4,25% e taeg a partire da 8,40%.

Un’altra ipotesi potrebbe essere la seguente: dieci mila euro da restituire all’istituto in 120 rate mensili del valore di circa 110,00 euro con interesse taeg fisso al 5,94%, per un ammontare totale di circa tre mila euro di interessi esclusii costi fissi di istruttoria e collocamento pari a circa trecento euro. L’Inps elargisce prestiti ai pensionati che possiedono un’età inferiore a 75 anni; ipotizziamo dunque che un ex lavoratore vada a richiedere un finanziamento della cifra di trenta mila euro; anche in questo caso la restituzione del denaro potrà essere effettuata partendo da un minimo di 60 mesi fino ad arrivare ad un massimo di 120 mensilità e inoltre con i rispettivi tassi di interessi calcolati in maniera annuale: ​tan a partire dal da 4,25%  e taeg a partire dal 7,80%.

Sarà dunque inferiore a seicento euro la rata da pagare nell’arco di tempo di sessanta mesi, mentre invece sarà di poco più di 500 euro quella da pagare qualora il cliente decida di estinguere il prestito nell’arco di tempo di 84 mesi, oppure infine di 389 euro se il prestito verrà estinto in 120 mensilità. I pensionati ex lavoratori Inps e Inpdap che decidono di pagare mediante la cessione del quinto non saranno tenuti a dimostrare la firma di un garante, ma verrà consigliato al cliente di stipulare una polizza assicurativa sulla sua vita.