Approfondimenti utili per capire meglio

Iscrizione camera di commercio: quanto costa ?

Camera commercio

La Camera di Commercio è definito dalla legge come un ente autonomo di diritto pubblico, il cui compito è quello di compiere funzioni di interesse generale per le imprese.
Per alcune attività imprenditoriali, l’iscrizione alla camera di commercio è un vero obbligo, per altre invece no.
Possiamo innanzitutto distinguere quindi le attività economiche con obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio e quelle senza.
Le ultime sono le attività professionali che richiedono, quindi, l’apertura di una Partita IVA: in questi casi la partita IVA viene aperta gratuitamente presso ogni ufficio dell’Agenzia delle Entrare.
Invece le attività economiche con obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio non possono aprire in questo modo la partita IVA, ma devono farlo per mezzo di una procedura apposita che si chiama ComUnica.
Sono obbligati all’iscrizione al registro delle imprese presso la Camera di Commercio le società di capitali, le società cooperative, i consorzi con attività esterna, le società di persone, gli imprenditori commerciali, le società consortili ed altri soggetti che sono di volta in volta indicati dalla legge.
Nella sezione speciale del registro che è tenuto presso la Camera di Commercio si iscrivono gli imprenditori agricoli, i piccoli imprenditori commerciali, le società semplici, i coltivatori diretti, le imprese artigiane iscritte all’Albo vi sono annotate.
ComUnica invia alla Camera di Commercio, all’Agenzia delle Entrate, all’INAIL ed all’INPS la comunicazione che è stata aperta una nuova posizione fiscale presso un commercialista.
Il costo di ComUnica è fra i 250 ed i 300 euro, che comprende anche il compenso del professionista (o dell’ente abilitato) che procede all’apertura, ma comprende anche il costo del Diritto Camerale, che ha valenza annuale, dei bolli, della firma digitale e della pec che sono necessari per lo svolgimento completo della pratica.
Inoltre ogni attività economica che sia iscritta alla Camera di Commercio deve anche pagare, ogni anno, il Diritto Camerale il cui costo però non è fisso, ma varia sulla base della sede della Camera di Commercio e quindi a seconda della città. Facendo una stima, si può ritenere che il costo annuale di iscrizione alla Camera di Commercio sia compreso fra i 60 ed i 110 euro, più o meno. Si tratta anche dell’unico costo dovuto per essersi iscritti alla Camera di Commercio.
Ma a che cosa serve la Camera di Commercio, in concreto? Qual è il loro scopo in ottica di servizi alle imprese che sono iscritte al registro?
Le Camera di Commercio innanzitutto tengono (e ammodernano di continuo) il registro delle imprese che consiste nell’anagrafe di tutte le imprese che si trovano sul suolo italiano.
Il registro in questione conserva anche tutte le informazioni sulla vita (ed eventuale cessazione), patrimonio ed amministratori di ogni singola impresa.
Inoltre la Camera di Commercio svolge anche funzioni amministrative, come gli adempimenti burocratici connessi alla vita dell’impresa, svolge un ruolo di regolazione del mercato (sportelli di conciliazione, vigilanza contro la concorrenza sleale, la Camera di Commercio si può anche costruite parte civile nei processi per reati economici), funzioni di promozione delle imprese.