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TETTI IN LEGNO VENTILATI: TI SPIEGO COME FUNZIONANO.

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Un tetto ha la funzione di proteggere l’abitazione dagli agenti atmosferici e di garantire l’isolamento termico, non solo durante la stagione invernale ma anche in quella estiva.

Probabilmente, se stai leggendo questo articolo, il tuo tetto non “lavora” più così bene.

Stai pensando di ristrutturarlo oppure di sostituirlo con un tetto ventilato ma non sai da dove cominciare?

In questo articolo ti spiego tutto quello che devi sapere sui tetti in legno ventilati: la stratigrafia che li caratterizza, come funzionano e dove possono essere utilizzati con successo.

Tetti in legno ventilati: tecnologie a confronto.

Non tutti i tetti sono costruiti allo stesso modo: ogni struttura infatti si compone di elementi differenti in base al funzionamento della copertura.

Nello specifico è possibile individuare quattro differenti tipologie di coperture:

  • Copertura non isolata e non ventilata, utilizzata quando non si ha bisogno di garantire l’isolamento termico dell’abitazione;
  • Copertura non isolata ma ventilata, che si utilizza quando si vuole isolare maggiormente in estate l’abitazione per ridurre gli effetti del caldo (abitazioni di campagna);
  • Copertura isolata ma non ventilata, prevede uno strato termoisolante ma non uno di ventilazione;
  • Copertura isolata e ventilata.

La stratigrafia di un tetto ventilato.

Se consideriamo il punto di vista tecnologico la stratigrafia dei tetti in legno ventilati prevede, partendo dall’interno verso l’esterno:

  • Struttura;
  • Strato di tenuta al vapore;
  • Strato termoisolante;
  • Strato di ventilazione;
  • Manto di copertura.

Quando l’obiettivo principale non è quello di ottenere una buona ventilazione durante la stagione estiva e ci si trova in ambienti molto umidi, è consigliabile adottare coperture che garantiscono lo smaltimento del vapore acqueo in eccesso.

Per fare questo è necessario realizzare la copertura inserendo una sezione di ingresso dell’aria vicino alla gronda, e una di uscita vicino al colmo: la giusta dimensione dello strato di ventilazione è fondamentale per ottenere una copertura funzionante.

Come funziona il tetto freddo

Dunque in un tetto freddo lo strato di ventilazione migliora notevolmente l’isolamento termico del tetto: lo strato di ventilazione permette di espellere il vapore acqueo che viene prodotto nella casa attraverso il tetto, evitando la formazione di condensa e di conseguenza la nascita della muffa nei vari ambienti.

L’intercapedine naturale del tetto che separa il manto di copertura dallo strato isolante favorisce infatti la formazione di correnti che dal basso salgono verso l’alto: questi moti eliminano la  maggior parte del calore che si forma e fanno in modo che l’umidità esca senza andare a compromettere gli strati sottostanti.

Per fare in modo che ogni volta questo meccanismo si attivi è necessario che l’aria esterna entri nell’intercapedine all’altezza della gronda ed esca fuori dal colmo attraverso un condotto di sfiato: in questo modo l’inverno la ventilazione fa in modo che il materiale non si bagni e che non si formi la condensa; in estate invece l’aria fresca sottrae calore all’intera struttura.

In base a quanto detto fino ad ora appare evidente che l’isolamento del tetto durante la stagione estiva è molto importante: uno strato di ventilazione fa aumentare il valore del tetto.

Grazie all’utilizzo di tetti in legno ventilati inoltre gli elementi che compongono il manto di copertura hanno una maggiore durata in quanto si asciugano in minor tempo quando piove e sono meno soggetti a rotture in caso di gelo.

Tetti in legno: le norme UNI 9460/2008 e UNI 8627/6.2

Quando si costruisce un tetto in legno ventilato bisogna rispettare quanto previsto dalle norme UNI 9460/2008 e UNI 8627/6.2 per ottenere un abbassamento della temperatura dopo le ore più calde durante la stagione estiva.

Se il tetto non viene costruito nel rispetto di tale normativa vuol dire che si ha a che fare molto probabilmente con un tetto micro ventilato, che prevede una camera d’aria più piccola e una posa più rapida.

La micro ventilazione è un’ottima soluzione per evirare l’umidità, la formazione di condense e per conservare nel tempo l’intero sistema.

Quando devono essere utilizzati i tetti in legno ventilati?

Arrivati a questo punto dell’articolo, dopo tutte queste informazioni di carattere tecnico, ti starai chiedendo quando è meglio utilizzare un tetto ventilato.

In generale un tetto di questo tipo è consigliato quando si deve rendere abitabile il sottotetto, nel caso di un edificio nuovo oppure anche durante la fase di ristrutturazione della casa.

In particolare quando si sceglie di ristrutturare un edificio, vengono applicati pannelli sotto il tetto a falda in modo da formare l’intercapedine d’aria ed evirare che questa non riesca a circolare liberamente.

I pannelli vengono posati a partire dalla gronda fino ad arrivare al colmo, facendo in modo che lo sfrido del pannello finale venga impiegato per realizzare la fila successiva.

Questa procedura garantisce giunti sfalsati e permette di ridurre al minimo la percentuale dei residui derivanti dalla lavorazione.