Approfondimenti utili per capire meglio

Brucia la riserva del WWF degli Astroni e del Vesuvio

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In questi giorni estivi di luglio abbiamo visto in città fumo e fiamme un po’ ovunque. Dalla collina di Posillipo al Vesuvio, e poi ancora bruciano 40 ettari della riserva degli Astroni.

Dalle case sentiamo elicotteri in volo che si dirigono sul luogo in fiamme. Domenica 16 luglio hanno lavorato due elicotteri e canadair alternativamente per spegnere i roghi del cratere degli Astroni. Ad oggi sono andati in fumo circa 40 ettari del polmone verde dei Campi Flegrei.

Domenica 16 luglio la mano criminale ha colpito la zona di Pozzuoli, appiccando roghi vicini alle case, così da allertare, chi doveva intervenire ed allontanarsi ad esempio dall’area del Vesuvio che sta ancora bruciando.

La nube nera nella giornata di domenica si è mossa da Via Campana, fino ad arrivare al centro storico di Pozzuoli. L’aria irrespirabile.

La zona dell’Accademia Aeronautica sita a Pozzuoli, in via San Gennaro Agnano, è stata interessata dalle fiamme. Un costone del monte Olibano è stato colpito dalle fiamme, il vento non aiuta lo spegnimento. Anche alle spalle della Solfatara di Pozzuoli è visibile una nube nera.

Alcuni paesi nella zona vesuviana, come Torre del Greco, Ercolano sono stati colpiti dagli effetti delle fiamme e del fumo acre. L’ospedale Maresca che si trova in zona è allertato, ed in caso di necessità i degenti saranno trasportati altrove.

E su Via Francesco Petrarca, zona bene di Napoli, le fiamme sono davvero alte. Tre le persone salvate dal rogo. La strada è stata chiusa al traffico. E la montagna del Vesuvio? Ospita o meglio ospitava una vegetazione davvero unica; dal mirto al corbezzolo, alloro e rosmarino. Con questi roghi è andato in fumo anche il patrimonio faunistico del Monte Somma, dalle volpi alle donnole. Dopo l’ultima eruzione del 1944 è nato un lichene di colore grigio a forma di corallo. Proprio questo lichene è stato colpito dalle fiamme. E poi c’è la meravigliosa Ginestra.

Nel Parco Nazionale del Vesuvio c’era una flora lussureggiante. Questo ecosistema è stato spazzato via dall’incendio che da una decina di giorni ha colpito il monte. Il paesaggio è diventato lunare e spettrale visitare Napoli in questo momento è davvero devastante per coloro i quali la amano. Il Vesuvio ormai è ridotto in cenere. Questo disastro è stato causato da mani criminali.