Approfondimenti utili per capire meglio

Case in bioedilizia “attive” e “passive”

case bioedilizia prefabbricate

Le case in bioedilizia sono particolari edifici realizzati seguendo un insieme di tecniche progettuali e costruttive all’avanguardia utilizzate per rendere il “prodotto finale” ecocompatibile ed in grado di condurre ad un elevato risparmio energetico.

Case in bioedilizia: la fase di progettazione

La particolarità delle case in bioedilizia si può facilmente evincere dalla presenza di alcuni elementi che vengono considerati nel corso della fase di progettazione architettonica.
Per prima cosa, notevole importanza ha l’orientamento dell’edificio ed il rapporto di forma in grado di influenzarne la dispersione termica. Essenziale è, inoltre, lo studio della futura disposizione delle finestre: le vetrature, infatti, devono essere posizionate in maniera tale che siano in grado di catturare maggiore calore durante l’inverno e di prevenire un eccessivo riscaldamento degli ambienti interni durante l’estate.

Anche la fase di progettazione strutturale richiede grande impegno e la conoscenza di alcuni elementi fondamentali. Per la scelta dei materiali, ad esempio, si dovrà prestare particolare attenzione agli sforzi agenti sull’edificio.

Il legno per esempio risulta essere uno dei materiali più utilizzati per la costruzione di case in bioedilizia, in particolar modo per quanto riguarda le case prefabbricate.

Grande studio richiede anche la fase di progettazione energetica delle case in bioedilizia. Il costruttore dovrà scegliere con grande cura la quantità e soprattutto la qualità dei materiali isolanti che verranno utilizzati per la costruzione della casa in bioedilizia così come le tipologie e la qualità degli impianti da realizzare.

Case in bioedilizia “attive” e “passive”

Una differenza molto importante per chi si accinge ad acquistare una casa in bioedilizia è quella tra “casa attiva” e “casa passiva”.

La parola “attiva” sta ad indicare una particolare tipologia di casa in bioedilizia che non consuma energia ma che la produce. Una casa in bioedilizia “passiva”, invece, è quell’edificio in cui è pari a zero (oppure è negativo) il bilancio tra l’energia consumata per il riscaldamento durante l’inverno, l’energia consumata per il raffreddamento invernale, l’energia consumata per l’illuminazione e la produzione di acqua calda  e l’energia prodotta dagli impianti solari dell’edificio stesso.

In conclusione, la casa è “attiva” quando consuma energia mentre è “passiva” quando la produce. E’ chiaro che la scelta della prima tipologia di casa in bioedilizia piuttosto che della seconda dovrà essere effettuata in base alle esigenze abitative di colui che richiede l’acquisto o la costruzione della casa in bioedilizia.