Approfondimenti utili per capire meglio

Le vie di comunicazione e la capacità dell’uomo di superare le montagne

Le vie di comunicazione hanno sempre rappresentato uno dei pilastri fondamentali del progresso umano. Sin dall’antichità, la necessità di collegare luoghi distanti ha portato l’uomo a costruire strade e ponti ma, soprattutto, a sfidare gli ostacoli naturali come fiumi, valli e montagne.

Ogni epoca ha visto crescere l’importanza di queste infrastrutture, che sono state progressivamente migliorate grazie all’innovazione tecnologica.

Senz’altro, le montagne hanno sempre rappresentato una sfida piuttosto ardua nel costruire le vie di comunicazione. Tuttavia, l’ingegno umano ha portato alla realizzazione di soluzioni ingegneristiche davvero straordinarie, che oggi ci permettono di attraversare catene montuose con tunnel e gallerie di dimensioni impressionanti.

Le vie di comunicazione in epoca antica

Già per i Romani, la costruzione di strade efficienti era basilare per il controllo e lo sviluppo dei territori. La famosa rete viaria romana, con le sue strade perfettamente lastricate, collegava tutto l’impero e ne facilitava l’amministrazione.

I Romani erano in grado di costruire ponti e strade su ogni tipo di terreno, tanto che molte loro opere hanno resistito ai secoli e possiamo ancora ammirarle ma le tecnologie dell’epoca non permettevano la costruzione di tunnel e si preferiva aggirare le catene montuose piuttosto che tentare di attraversarle.

In seguito, nell’Europa medievale ci fu un declino delle capacità ingegneristiche ma le vie di comunicazione rimasero comunque vitali per il commercio e la politica. Tuttavia, le montagne continuavano a rappresentare barriere quasi invalicabili, e solo in rare occasioni si tentava di attraversarle direttamente.

Fu soltanto nel XIX secolo, con l’avvento della Rivoluzione Industriale, che si iniziò a progettare e costruire tunnel di grandi dimensioni per creare collegamenti più veloci ed efficienti tra regioni altrimenti isolate.

La rivoluzione industriale e i primi tunnel

La necessità di nuove vie di comunicazione crebbe esponenzialmente con la Rivoluzione Industriale. Il trasporto ferroviario divenne il mezzo principale per spostare merci e persone su lunghe distanze, ma le montagne rappresentavano ancora un ostacolo importante. La necessità di superarle spinse gli ingegneri a progettare tunnel che potessero attraversare anche le catene montuose più imponenti.

Uno dei primi esempi significativi di tunnel ferroviario fu quello del Fréjus, noto anche come galleria del Moncenisio, costruito tra il 1857 e il 1871 per collegare la Francia e l’Italia attraverso le Alpi. Per l’epoca, realizzare questo tunnel di 13,7 chilometri fu un’impresa straordinaria.

La perforazione delle montagne richiese l’uso di tecnologie innovative, come il trapano pneumatico, che permise di accelerare i lavori. Il tunnel del Fréjus dimostrò al mondo che, con la giusta combinazione di tecnologia e determinazione, era possibile superare anche le barriere naturali più imponenti.

Un altro esempio celebre è la galleria del San Gottardo, costruita tra il 1872 e il 1882, che collega il nord e il sud della Svizzera attraverso le Alpi. Con i suoi 15 chilometri di lunghezza, il tunnel del San Gottardo era il più lungo del mondo all’epoca della sua costruzione e rappresentò un punto di svolta per i collegamenti ferroviari europei.

Il XX Secolo, all’insegna del progresso tecnologico

Nel XX secolo, la costruzione di tunnel continuò a svilupparsi rapidamente, grazie ai progressi nelle tecnologie di perforazione e nella scienza dei materiali. Il miglioramento delle tecniche di scavo e l’introduzione di macchinari sempre più sofisticati permisero la realizzazione di gallerie ancora più lunghe e complesse.

L’esempio più imponente di questa evoluzione è la galleria di base del San Gottardo inaugurata nel 2016 che, con i suoi 57 chilometri, è al momento il tunnel ferroviario più lungo del mondo.

Questa galleria, che attraversa le Alpi svizzere ad una profondità di circa 2.300 metri, rappresenta un vero capolavoro di ingegneria e contribuisce a ridurre sia i tempi di percorrenza tra il nord e il sud dell’Europa, che l’impatto ambientale del trasporto merci.

La costruzione dei moderni tunnel e l’importanza dei mezzi ATEX

Perforare le montagne per costruire gallerie è un’impresa complessa, che richiede una pianificazione meticolosa e l’impiego delle tecnologie più avanzate.

L’ambiente difficile di questi cantieri presuppone un’attenzione particolare alle norme di sicurezza, per garantire l’incolumità di chi ci lavora e quella del sito stesso. Scopri di più sull’argomento nell’articolo sicurezza sul lavoro: l’importanza dell’abbigliamento antinfortunistico.

All’interno dei tunnel, un problema rilevante è costituito dalla ventilazione, infatti, man mano che il tunnel si estende, l’aria all’interno può diventare rarefatta e pericolosa, e possono accumularsi gas, come il metano o altre sostanze infiammabili provenienti dalla roccia o dal sottosuolo, che possono incendiarsi alla minima scintilla.

Per questo motivo, all’interno delle gallerie è necessario utilizzare sofisticati sistemi di ventilazione che garantiscano un flusso costante di aria fresca.

Ma ciò non basta; gli stessi macchinari in uso al cantiere devono essere adeguati ad operare in questi difficili ambienti, al fine di evitare situazioni di rischio.

La normativa europea prevede che tutte le attrezzature e i mezzi operanti in un cantiere di questo genere debbano essere equipaggiati secondo un preciso assetto ATEX: Atmospheres Explosibles, ovvero, in modo da non provocare scintille o cali di tensione elettrica tali da innescare i gas incendiabili che si accumulano nei tunnel.

Dal sito di Pancar, un’azienda specializzata nella trasformazione di macchine ATEX, possiamo vedere che tale assetto può essere applicato su ogni sorta di mezzo, anche usato, dall’autocarro alla pompa per calcestruzzo, così che ogni fase di lavoro avvenga sempre in piena sicurezza.

L’uso di macchine ATEX è essenziale non solo durante la costruzione dei tunnel, ma anche durante le operazioni di manutenzione o ispezione, per garantire la massima sicurezza ai lavoratori e prevenire incidenti.

Grazie all’ingegneria moderna e alla tecnologia, la costruzione di gallerie è diventata uno dei più grandi traguardi raggiunti dall’uomo, che ha potuto superare i limiti imposti dalla natura.