Approfondimenti utili per capire meglio

Rivestimenti per esterni e interni: alla ricerca dello stile vintage

Ricreare uno stile vintage in casa è possibile grazie alla scelta di rivestimenti per interni ed esterni ad hoc. È il caso, per esempio, delle piastrelle in gres porcellanato, un materiale che garantisce tanti effetti diversi e che si fa apprezzare per la sua versatilità.

Proprio per questo motivo, è la soluzione ideale per ambienti che, pur offrendo tutte le funzionalità e le tecnologie della modernità, dal punto di vista estetico fanno tornare indietro nel tempo.

Ma dove acquistare i rivestimenti? Sicuramente dai rivenditori locali presenti nella vostra zona, ma anche sui siti Internet specializzati è possibile  trovare una vasta scelta di rivestimenti per interni ed esterni  in grado di assecondare le esigenze più diverse.

Piastrelle vintage: guida alla scelta

Le piastrelle vintage sono realizzate per produrre un look che richiami i materiali naturali e i rivestimenti di una volta. Il ricorso al gres porcellanato è conveniente anche sotto questo profilo, in quanto si tratta di un materiale che sa coniugare praticità ed estetica.

Le piastrelle di questo tipo durano a lungo nel tempo, per più di 20 anni, ovviamente a condizione che la loro posa in opera sia ben curata e che vengano sottoposte a una manutenzione attenta. Non che servano chissà quali accortezze: non è per niente difficile rimuovere i segni del tempo o della polvere, così come lo sporco e le macchie. Tutto ciò di cui si ha bisogno è rappresentato da uno straccio bagnato e da un disinfettante ad hoc per i pavimenti in gres o in ceramica.

I rivestimenti anni ‘70

Molto curiosi e attraenti sono i rivestimenti in stile anni ’70, soprattutto per la cucina e per il bagno: in questi due ambienti si può far uso della maiolica, che ha la capacità di trasmettere una sensazione avvolgente e di garantire un clima immersivo e caldo.

Lo stile vintage anni ’70 è pensato per stupire, anche a livello cromatico. Nel caso delle piastrelle per il bagno, si può propendere per una base bianca su cui spiccano temi floreali o disegni optical che spaziano dal blu notte all’azzurro, passando per il verde chiaro o il verde scuro. Per quel che riguarda la cucina, invece, altri colori consigliati sono il grigio chiaro, l’arancione e il giallo. Volendo estendere lo stile anni ’70 anche agli altri locali della casa, conviene abbandonare la maiolica a favore di pavimentazioni in legno o in marmo, in modo da ricreare un effetto di contrasto alquanto gradevole.

Piastrelle anni ’60 per la cucina

Lo stile vintage assicurato dai rivestimenti interni può affondare le radici in un passato ancora più lontano, fino a raggiungere gli anni ’60. In questo caso, le piastrelle mostrano pattern geometrici che danno vita a giochi ottici davvero particolari, in grado di riempire i locali della casa in virtù di un arredo essenziale, ai limiti del minimalismo. Le piastrelle in cucina sono quelle delle case delle nostre nonne e delle nostre bisnonne, con colori caldi e accesi.

I pavimenti in finto legno

I pavimenti in finto legno meritano di essere annoverati fra gli esempi di rivestimenti in stile vintage. Sono adatti per la zona living di un appartamento, ma anche per uno studio che ha bisogno di essere reso più elegante. Perché non ricorrere, allora, al gres porcellanato effetto legno? Le superfici riflettono la luce in modo che il materiale sembri legno naturale a tutti gli effetti. È consigliabile privilegiare questa soluzione in presenza di mobili di colore molto chiaro o molto scuro, ma anche con dettagli in toni pastello.

Rivestimenti vintage in soggiorno

In soggiorno, un vero e proprio tuffo all’indietro nel tempo si può compiere scegliendo un pavimento in graniglia. Questo tipo di proposta trae origine alla fine del XIX secolo, provenendo dai pavimenti tipici delle abitazioni patrizie di Venezia. Il materiale si ottiene impastando frammenti di marmo, cementi e ossidi naturali, legati e mescolati gli uni con gli altri. I pavimenti in graniglia andavano di moda negli anni ’60 e negli anni ’70, prima che il loro posto venisse preso dal cotto: ecco perché questo può essere un buon momento per andare a ripescarli dai cassetti della memoria. Certo, si tratta di una proposta che non sempre è gradita a tutti a livello estetico: molto dipende anche dalle tonalità cromatiche.

I colori del pavimento in graniglia

Una graniglia colorata o dai toni variegati, per esempio, è adatta ad arredi in legno: così si può ottenere un piacevole effetto nordico, eventualmente valorizzato da gradazioni di beige o di grigio. È auspicabile adottare dei toni delicati e delle geometrie il più possibile lineari. Non vanno bene, invece, i mobili vintage che si fanno notare per le cromie troppo forti o che magari hanno delle texture elaborate e ricche. Volendo, si può valorizzare il rivestimento dipingendo le pareti con uno sfondo omogeneo, e magari verniciando il battiscopa e gli infissi di bianco.

Il marmo antico

Infine, se il tocco vintage deve coinvolgere anche i rivestimenti esterni, non c’è niente di più adatto del marmo antico, un materiale che, riprendendo i corsi e ricorsi di vichiana memoria, è sempre vintage e al tempo stesso sempre moderno.

Il marmo migliore è quello non decorato: da evitare sono i disegni, i rosoni e i bordi. Ad ogni modo, vale sempre la pena di esaminare con attenzione il contesto esterno, valutando la tipologia di decorazione, la finitura e il colore. Di certo il marmo si adatta bene a un ambiente outdoor proiettato al passato.