Approfondimenti utili per capire meglio

Bonus climatizzatore: come cambiare l’impianto di climatizzazione e a chi rivolgersi

In questi anni stanno emergendo sempre più bonus sfruttabili per i condomini e per i cittadini privati, perché, come ben sappiamo, l’Unione Europea sta sempre più agevolando gli stati membri con fondi comuni con l’obiettivo è di ridurre l’impatto di inquinamento anche dei nostri appartamenti o meglio ancora dei nostri sistemi di riscaldamento e climatizzazione. E così non solo è in vigore il bonus 110, che potrebbe scendere al 70% il prossimo anno, ma sono anche attivi altri mini-bonus per migliorare l’efficienza energetica della propria casa o villetta. Un esempio, su tutti, il bonus condizionatori 2023. Scopriamo un po’ di più su questo benefit, ricordando che è importante sempre saper bene quale condizionatore va acquistato.

A chi chiedere per rinnovare l’impianto di climatizzazione

Usufruire di questi bonus, tuttavia, non è così semplice. Ci vogliono sempre documentazioni, dichiarazioni e procedure burocratiche, di cui spesso non si conoscono tutti i cavilli più rischiosi. Quindi è fondamentale informarsi presso un team di esperti, come può essere quello di quality energy sia che si voglia imbastire un impianto fotovoltaico sia che si pensi a un rinnovamento efficientato dei sistemi di riscaldamento, climatizzazione e di acqua sanitaria. Per il bonus condizionatori, per esempio, serve sapere quali documenti e pratiche servano. Essere seguiti da persone con ottime cognizioni nel campo dell’energia rinnovabile può evitare di perdere le agevolazioni o peggio fruirne senza scontistica. Perché cosa richiede realmente questo bonus?

Bonus climatizzatore 2023: come ottenerlo

Per poter godere dell’agevolazione prevista il fruitore deve acquistare un condizionatore con impianto a pompa di calore a risparmio energetico. Allora in quel caso la detrazione può essere del 50% o del 65%. Per poter accedere a questo vantaggio servono delle pratiche collegate ad alcune situazioni di rinnovamento dell’appartamento. Si può dichiarare una manutenzione straordinaria oppure un restauro o una ristrutturazione o risanamento della casa. Possono fruirne anche coloro che sono in una situazione di ripristino dell’immobile a seguito di danni collegabili a calamità oppure possono richiederlo i condomini, che abbiano fatto una manutenzione ordinaria o straordinaria delle parti in comune.

Bonus climatizzatori 2023: quali bonus rientrano

Bonus al 50% e al 65%

Se si rientra nella categoria prevista per il 50% fino a un massimo di 8.000 euro (ristrutturazione o bonus mobili) deve essere dichiarato l’acquisto di un condizionatore di classe A+. Se si rientra in quella del 65% (sostituzione o acquisto di un condizionatore a risparmio energetico) allora basta mostrare le ricevute di acquisto fino a un massimale di 46.154 euro, ma in caso di non ristrutturazione la classe del condizionatore deve essere A+++. Il documento da portare al commercialista sarà quello del parere tecnico e della relativa certificazione (APE) emessa.

Come si gode della detrazione fiscale

Per la detrazione il bonus prevede 10 quote annuali, che lo Stato renderà indietro nella dichiarazione dei redditi. Lo sconto è valido se si dimostra di aver acquistato o un condizionatore a pompa di calore con classe energetica alta o un deumidificatore d’aria oppure una termopompa. Fra le altre condizioni stringenti ci sono quelle collegate allo stabile. Questo deve essere a norma e il proprietario deve essere in regola con i pagamenti. Infine, la dichiarazione non è univoca per il solo anno successivo, ma va ripetuta per tutto il decennio.