Come preservare i pavimenti esterni

Tra i vari trattamenti di ristrutturazione per la casa, uno dei più richiesti di sempre è quello per i pavimenti, specialmente quelli esterni. La motivazione dietro questo tipo di richiesta è molto semplice, poiché tutto ciò che si trova all’esterno dell’abitazione tende ad usurarsi prima e più facilmente, a causa dell’esposizione agli elementi naturali (come pioggia, raggi UV, vento o grandine).

Bisogna ricordare che seppure questi fattori possano sembrare secondari o di poca importanza, il loro ruolo nel danneggiare i pavimenti esterni è davvero significativo, poiché accelerano i tempi in cui è necessario un intervento di manutenzione in modo davvero significativo.

Non bisogna sottovalutare poi il ruolo che ricoprono i fattori di erosione più incisivi, cioè l’umidità, la muffa ed i funghi. Questi semplici elementi sono letteralmente in grado di distruggere il pavimento esterno, specialmente se è composto da alcuni materiali particolarmente affetti da questi problemi, come il legno. Inoltre, è particolarmente importante la scelta del pavimento esterno quando si tratta di un bordo piscina (per consigli su come scegliere quello giusto, clicca qui).

Per questo motivo è importante sapere come proteggere il pavimento e gli ambienti esterni in modo efficace e funzionale, prevenendo i possibili costi della manutenzione a lungo termine.

Come proteggere i pavimenti degli ambienti esterni

Una volta compresi i fattori che possono danneggiare il pavimento esterno, è importante sapere come proteggerli da essi.

Prima di tutto, bisogna sapere che il trattamento di protezione a cui sottoporre gli elementi d’arredamento esterno variano in base al materiale di cui sono composti. Di conseguenza, bisogna informarsi in modo particolare su quelli che sono gli interventi più idonei alle proprie esigenze.

Di seguito i metodi di difesa più efficienti per i materiali più comuni.

Pavimenti esterni in legno

Uno dei materiali più utilizzati per gli ambienti esterni è sicuramente il legno. Questo componente viene sia utilizzato per i pavimenti e per altre parti strutturali (come un gazebo o un pergolato), sia per i mobili da giardino in generale (come i tavolini e le sedie).

Una delle qualità più accattivanti di questo materiale è la sua bellezza estetica che, associata alla sua versatilità di utilizzo, riesce a soddisfare le esigenze di moltissime persone. Ma uno dei suoi difetti più grandi è proprio la sua fragilità alle intemperie, specialmente quelle che coinvolgono l’acqua e l’umidità.
Per proteggere il legno da questi fattori ci si può avvalere di diversi metodi, tra cui l’utilizzo di alcuni materiali di protezione, cioè l’olio e lo smalto.

Il primo dei due è utilizzato più spesso per i mobili che per il pavimento, e consiste in un prodotto con cui intingere i singoli elementi d’arredo. La funzione di questo strumento è quella di proteggere il legno dall’erosione dei raggi UV e della pioggia.

Per applicare l’olio sul legno bisogna prima di tutto munirsi di un buon prodotto specifico. Una volta ottenuto, bisogna porre il mobile in un ambiente non colpito direttamente dal sole, per poi passare l’olio sulla sua superficie con una spatola liscia e piatta. Solitamente la maggior parte degli oli prevede il passaggio di una seconda mano dopo 24 ore.

Per lo smalto il discorso è molto simile, ma varia per il suo utilizzo, che è più a scopo estetico che protettivo. Questo prodotto viene solitamente impiegato per riparare (o ricoprire) eventuali danni alla superficie del legno già presenti prima dell’utilizzo dello smalto.

Pavimenti in cotto fatto a mano

Un altro materiale che viene solitamente impiegato nella costruzione dei pavimenti esterni è il cotto. Con questo termine viene indicato l’utilizzo di mattoni fatti a mano per la composizione del pavimento, sia esterno che interno. Bisogna precisare che l’intera produzione dei singoli prodotti avviene in modo completamente naturale, poiché i mattoni sono composti d’argilla ed acqua e vengono cotti all’interno di forni a legna.

Il cotto è famoso per due caratteristiche principali: il fascino estetico e la longevità. Per quanto riguarda il primo fattore, questo dipende dall’utilizzo del cotto con un arredamento adatto, cioè semplice e non troppo sofisticato. Il secondo, invece, è associabile all’efficienza con cui il cotto riesce a resistere alle intemperie. Inoltre, il cotto è famoso per la sua capacità di trattenere il calore, che permette di risparmiare sull’energia per il riscaldamento.

Ovviamente si tratta di un materiale molto resistente, specialmente se paragonato agli altri tipi di pavimento più comuni, come il legno o le mattonelle. Normalmente, il cotto può durare molti anni senza che ci sia alcun bisogno di manutenzione, poiché riesce a resistere in modo eccellente a tutti i tipi di sollecitazione.

Tuttavia, così come tutti gli altri materiali, anche il cotto fatto a mano può presentare problemi di degrado a causa degli elementi naturali e del continuo calpestio. Le problematiche più comuni riguardano l’umidità, che riesce ad insediarsi nella superficie porosa dei mattoni. Di conseguenza, è importante prevenire che tali situazioni possano verificarsi tramite il trattamento del cotto, che può renderlo idrorepellente, antimuffa e antimacchia.

I trattamenti servono a prevenire che l’umidità o la muffa possano colpire i mattoni, permettendo a questi di durare molto più a lungo. Gli agenti antimacchia, invece, fanno in modo che nel caso in cui i mattoni venissero a contatto con l’umidità, sarebbero comunque in grado di espellerla tutta, senza la formazione di macchie dovute al suo assorbimento.

Per saperne di più, scopri caratteristiche e formati dei pavimenti in cotto.

In conclusione, la prevenzione di eventuali problemi con il proprio pavimento esterno è molto importante per risparmiare sulla manutenzione e mantenere lo stile iniziale, sia per il legno che per il cotto (così come per il marmo ecc…). Abbinato a una giusta manutenzione del giardino e delle aree verdi, un pavimento curato garantirà la massima resa estetica al tuo spazio esterno.