E se il bambino non vuole andare a scuola? Ecco cosa fare e cosa no
Cari mamme e cari papà, non c’è genitore che non ci sia passato. Ogni settembre sempre la stessa storia, ci sono bambini che della scuola proprio non ne vogliono sapere, loro non ci vogliono andare e nei casi peggiori mettono in atto capricci o lamentano dei malesseri. Insomma, la classica frase “io a scuola non ci voglio andare!”, prima o poi la sentono tutti, soprattutto nei bambini dai 3 ai 6 anni che temono maggiormente l’abbandono da parte delle mamme.
Una crisi, all’inizio di un nuovo percorso è normale, ecco per quale motivo ogni genitore dovrebbe affrontare la cosa con estrema calma e serenità. Più mamma e papà si mostrano sereni e più lo sarà anche il piccolo. L’inserimento in una nuova realtà, come quella scolastica, può non essere difficile, è sufficiente aiutare il bambino, vediamo come farlo.
Consigli utili per aiutare i bambini
È estremamente importante, da genitore, non demoralizzarsi. È bene coinvolgere il bambino nell’acquisto dei materiali scolastici, come quelli che si possono trovare al sito scuolatop.it. Inoltre trasmettere loro che nell’ambiente scolastico vivranno una serie di esperienze positive, incontreranno altri coetanei con cui impareranno dei nuovi giochi. Certo il piccolo potrebbe ribellarsi, ma mamma e papà non devono preoccuparsi, probabilmente sarà solo una fase transitoria.
Per aiutare il proprio figlio a superare il distacco si possono inventare dei rituali speciali, composti di giochi. Spesso queste piccole azioni aiutano il bambino ad affrontare meglio l’ingresso in classe, mentre mamma e papà saranno tranquilli. Importantissimo poi evitare di rallentare il processo di ingresso a scuola con mille saluti. Se il piccolo ha delle difficoltà, meglio affidarlo alle maestre senza creare troppa enfasi per il distacco.
Inoltre ogni bambino ha bisogno che si rafforzi la propria autonomia, quindi lasciarlo sperimentare, fargli provare a vestirsi da solo, può essere un buon modo per dargli fiducia e fargli affrontare questo piccolo distacco con molta tranquillità.
Cosa proprio non fare
Spesso i genitori sono apprensivi e si fanno molti più problemi dei bambini stessi. Come già detto, è normale e capita a tutti che ci sia il momento in cui i propri figli non vorranno andare a scuola. Occorre quindi affrontarlo con tranquillità. Meglio evitare sguardi preoccupati e raccomandazioni che non fanno altro che creare disagio nel bambino.
Importante evitare di pensare che il proprio figlio non sia in grado di esprimere le sue esigenze. Vietati, anzi vietatissimi sono i confronti con gli altri bambini che possano in qualche modo sottolineare le difficoltà del piccolo. Può capitare che piangano, che a scuola non mangino, ebbene, non c’è alcun motivo di preoccuparsi, deve solo trovare la loro dimensione ed ambientasi.
Non si criticano gli insegnanti di fronte al bambino e non ci si mostra delusi se affrontano il distacco senza troppi problemi. Infine occorre creare un dialogo con il piccolo, ascoltare i suoi racconti ed evitare una lunga serie di domande all’uscita da scuola, meglio lasciare che sia lui a decidere cosa raccontare.