Approfondimenti utili per capire meglio

Olio d’oliva ed extravergine d’oliva: quali le differenze?

Vi siete mai chiesti cosa cambia tra il tanto conosciuto olio d’oliva e l’olio extravergine? Siamo qui a spiegarvelo in poche semplici righe. Ci sono numerose differenze tra queste due tipologie di prodotto, si va dalla qualità fino ad arrivare al prezzo. I due tipi di olio presentano sfumature di gusto e utilizzo totalmente diversi che vanno a confondere molti di noi italiani, grandi produttori di olio a livello mondiale.

L’olio: questione di acidità

Uno dei tanti punti che determina la differenza delle tue tipologie di olio è proprio l’acidità. Per l’olio evo il tasso di acidità è fissato allo 0,8% su 100 gr, mentre per l’olio d’oliva non deve superare l’1% su 100 gr. Molti sono i fattori che determinano lo svilupparsi si organismi che compromettono l’acidità dell’olio. Nelle cosiddette “annate brutte”, quando insetti o malattie colpiscono gli alberi o il frutto stesso, si va a proliferare lo sviluppo di queste sostanze acide. Un olio con un alto tasso di acidità risulterà “rancido” al palato e spesso non è gradito sugli alimenti.

Il processo di lavorazione: tutta questione di olio di qualità

L’olio extravergine d’oliva è un prodotto estratto dalla macinatura meccanica delle olive fatta nel modo più naturale e semplice possibile. Non è facile avere un olio evo di qualità, infatti se quest’ultimo presenta difetti all’assaggio e all’analisi organolettica, difficilmente verrà catalogato come extravergine, potrebbe invece essere vergine o lampante.

La materia prima ha un ruolo molto importante: per poter avere un olio adatto alle nostre tavole è infatti sconsigliato l’utilizzo di prodotti chimici aggressivi che possono danneggiare il frutto e rendere il suo succo più acido. Il processo di macinatura e spremitura dell’oliva determina la qualità del prodotto, soprattutto se le tecniche di lavorazione vengono effettuate a freddo, vale a dire al di sotto dei 27 gradi. I metodi di estrazione dell’olio extravergine d’oliva consigliamo di approfondire la lettura con questo articolo molto accurato: https://contedoro.com/metodi-di-estrazione-dellolio/.

Se l’olio evo deve rispettare determinati parametri per essere definito tale, il semplice olio d’oliva è un prodotto dato dalla miscela di olio raffinato e vergine. Avendo un’acidità maggiormente elevata non sempre viene apprezzato ed è quindi utilizzato spesso in cucina per le cotture e le fritture.

L’olio di oliva a quello extravergine in cucina: dal gusto all’olfatto

In cucina sappiamo che l’olio è uno degli elementi principali della maggior parte dei piatti della nostra tradizione italiana. Queste due tipologie di olio vengono utilizzate in modo differente ai fornelli, scopriamo perché.

L’olio di oliva, avendo un’acidità maggiore, è preferito per friggere e cucinare i nostri piatti preferiti. Questo olio presenta un colore più tenue e un sapore più dolce, adatto ai piatti caldi e cotti. Dona al tuo piatto un classico tocco giallino e gustoso, soprattutto in minestroni e zuppe. Al contrario l’olio extravergine d’oliva, a causa del suo sapore più aspro e al colore tendente al verde, non è utilizzato in piatti caldi, ma è usato in insalate particolari o per condire a crudo alcuni prodotti gourmet. Nella cucina internazionale di alta qualità viene maggiormente proposto l’olio evo poiché apprezzato da molti critici culinari. La differenza tra l’olio d’oliva e l’olio evo è rilevante e consente a chi è esperto di riconoscere immediatamente l’uno dall’altro. Mentre l’olio evo risulta essere più “freddo” e forte all’olfatto facendo risaltare immediatamente l’aroma del frutto, l’olio d’oliva è più dolce e difficilmente viene messo in risalto il gusto fruttato del prodotto. Si tratta di due olii totalmente opposti, che in cucina vengono utilizzati per differenti piatti e gusti.

Un prodotto tanto buono quanto costoso: le differenze di prezzo

Una delle differenze sostanziali tra l’olio di oliva e olio evo sta nel costo per litro di prodotto. Generalmente il prezzo del primo si aggira intorno alle 5-6 euro per litro, mentre per il secondo il prezzo è di 7-8 euro. È da notare però che molti degli olii in vendita, soprattutto nei supermercati, sono offerti a prezzi ridotti e da ciò si può dedurre la qualità del prodotto. Non tutti gli olii denominati extravergine di oliva sono davvero di alta qualità, infatti in genere l’olio evo, venduto dalle migliori aziende agricole ha un costo maggiore rispetto a quello venduto nei grandi market.

L’olio che mettiamo a tavola è quindi conseguenza di numerosi processi sia di raccolta che di lavorazione e imbottigliamento, che determina la dicitura extravergine di oliva o semplicemente di oliva. La qualità dei nostri condimenti è una nostra scelta che condiziona la nostra cucina, ma soprattutto il palato.