Approfondimenti utili per capire meglio

Quali sono le competenze essenziali di un visual merchandiser?

Il visual merchandiser svolge un ruolo fondamentale nel dare forma all’esperienza di acquisto del cliente, trasformando un semplice punto vendita in uno spazio attraente e stimolante. Il suo lavoro richiede una combinazione unica di creatività, abilità tecniche e conoscenze specifiche che si estendono dal marketing alla psicologia del consumatore, ragion per cui non possiamo ridurre questa professione alla semplice definizione di vetrinista.
In questo articolo, cercheremo di esplorare in dettaglio le competenze essenziali che un visual merchandiser dovrebbe possedere.

Le competenze tecniche del visual merchandiser

Prima di tutto, il visual merchandiser deve conoscere la teoria del colore e l’illuminotecnica.
Infatti, attraverso la piena padronanza della teoria del colore può creare layout armoniosi e interessanti, combinando le diverse tinte in modo da attirare l’attenzione, evocare emozioni e trasmettere l’identità del brand.

Di pari passo, è indispensabile conoscere bene l’illuminotecnica, per valorizzare i prodotti e creare atmosfere suggestive, con la consapevolezza di quanto la luce influenzi la percezione dei clienti e il loro comportamento nel corso degli acquisti.

In secondo luogo, è necessario avere una certa esperienza su quelle che sono le tecniche espositive, attraverso l’utilizzo di manichini, supporti, grafiche e materiali d’allestimento vari, al fine di creare un racconto visivo che catturi l’interesse della clientela e la guidi all’interno del punto vendita.

Per mezzo dell’allestimento, il visual merchandiser deve sempre comunicare il messaggio del brand e i valori aziendali, attenendosi ai canoni del settore merceologico di riferimento.

Ad alcuni visual merchandisers viene richiesto di occuparsi anche della pianificazione delle spese relative agli allestimenti e di prendere contatto diretto con i fornitori, così da ottimizzare le risorse disponibili.

Un visual merchandising ad hoc poggia su conoscenze specifiche di marketing

La conoscenza dei principi base del marketing permette di comprendere il comportamento del consumatore, di cogliere più facilmente le tendenze del mercato e di individuare le strategie di comunicazione più efficaci.

Al visual merchandiser serve quindi una certa abilità nell’analizzare il target di riferimento, per identificarne bisogni e desideri.
Per far questo, occorre un po’ di dimestichezza con le ricerche di mercato e gli strumenti di analisi del comportamento del consumatore alla ricerca del regalo perfetto.
Dopodiché, bisogna saper mostrare le proprie capacità di sviluppare campagne di visual merchandising in linea con la strategia di marketing aziendale.

È sempre utile possedere diverse competenze trasversali

Possedere competenze trasversali accresce il grado di professionalità del visual merchandiser.

In primis, creatività e senso estetico sono indispensabili per poter dare forma ad allestimenti originali e di forte impatto visivo, che sappiano distinguersi dalla concorrenza e imprimere uno stile personale, riconoscibile e coerente con il brand.

Poi, vengono davvero apprezzate sia l’abilità nel saper individuare prima degli altri i nuovi stili e le nuove tendenze del settore, che quella di saper risolvere i problemi in modo rapido e creativo.

Tutto sommato, possiamo dire con certezza che il problem solving è la competenza trasversale più ricercata in qualsiasi ambito lavorativo perché evidenzia un atteggiamento proattivo e orientato al risultato; così come l’essere in grado di lavorare all’interno di un team, riuscendo a sviluppare un ambiente collaborativo, finalizzato al raggiungimento di obiettivi comuni.

Ci sono poi altre competenze che aggiungono valore al mestiere del visual merchandiser come la conoscenza di software di progettazione grafica o la padronanza di una o più lingue straniere.

Infine, è importante che il visual merchandiser si mantenga sempre aggiornato, partecipando a corsi di formazione, workshop e seminari, leggendo riviste specializzate e blog di settore, e facendo rete con altri professionisti del visual merchandising.

Il visual merchandiser e la svendita: come creare un’irresistibile esperienza d’acquisto

La svendita rappresenta un momento cruciale per un negozio poiché gli offre l’opportunità di attirare nuovi clienti, fidelizzare quelli esistenti e smaltire gli eccessi del magazzino.
In questo contesto, il visual merchandiser assume un ruolo di primaria importanza, contribuendo a creare un’esperienza di acquisto seducente e massimizzare i risultati della svendita.
Per comprendere meglio come si pianifica una svendita, abbiamo consultato il sito di Svuota.it, un’agenzia specializzata nel progettare qualsiasi tipo di svendita, da quelle promozionali a quelle per chiusura attività.
Il visual merchandiser partecipa alla progettazione della svendita collaborando con il team marketing per definire la strategia di comunicazione, identificando il target di riferimento, i canali promozionali e il messaggio da trasmettere.

Naturalmente, è suo compito esclusivo occuparsi dell’allestimento del punto vendita, che deve riuscire ad attirare l’attenzione della clientela e invogliarla all’acquisto.
Per fare ciò, è opportuno saper creare un senso di urgenza utilizzando, per esempio, cartelloni con diciture come “Ultimi giorni di saldi” o “Offerta limitata” che contribuiscono ad incentivare l’acquisto immediato.

E’ sempre importante semplificare il più possibile l’esperienza all’interno del punto vendita, organizzando i prodotti per categoria o per tipologia di sconto, e prevedendo un percorso di circolazione fluido e ben agibile, valorizzando i prodotti che interessa vendere per primi, come quelli di punta, che assicurano un margine di guadagno maggiore, o quelli che da troppo tempo stagnano in magazzino.

In conclusione, possiamo definire il visual merchandiser come un professionista davvero poliedrico che, attraverso creatività e competenze esclusive, contribuisce al successo del punto vendita, quindi gioca un ruolo chiave quando è chiamato a dare il suo contributo alla pianificazione di una svendita, sapendo conquistare nuovi clienti e massimizzare i profitti attraverso il proprio intervento creativo.