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Calcio: L’Italia del futuro

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Finalmente sabato abbiamo potuto assistere ad una splendida partita giocata dai nostri azzurri, bravi, compatti e determinati. Infatti il ct Mancini, da sempre bravo a lanciare i giovani fin dai tempi in cui allenava i club (vedi Balotelli ai tempi dell’Inter), ad Udine nel 4-3-3 ha lanciato dal primo minuto i vari Kean e Barella e guarda un po’ i gol sono arrivati proprio da questi 2, gioielli “prestati” dall’under 21 di Di Biagio che a fine gara tra l’altro si è complimentato per l’ottima prestazione degli azzurrini. Infatti l’Italia poi finirà il match con 4 under con l’ingresso anche di Zaniolo nei minuti finali che quindi fa il suo esordio con la nazionale maggiore. Chiaramente non dobbiamo dimenticare che tra i pali sabato c’era un altro under, classe ’99 Donnarumma, senza tralasciare altri giovani come Bernardeschi, Insigne, Pellegrini, Chiesa e Mancini, la linea verde che ha lanciato qualche anno fa il progetto Italia dell’under 21 e ora sono una fonte importante di ricambio generazionale per la nazionale maggiore di Mancini.

Tornando all’analisi della gara, con il pronostico tra l’altro preso in pieno dal team del sito laprevisione, ha visto partire subito forte l’Italia che sblocca subito il match grazie ad un rimpallo con il gol da fuori aria di Barella. A metà ripresa ecco quindi la rete che chiude il match, quella dell’attaccante della Juventus classe 2000 Kean, che sta vivendo un periodo di grazia anche con il suo club. Giocatore abile, dotato di una modesta tecnica, che ha voglia di fare e può contare su margini di miglioramento piuttosto importanti anche grazie alla fortuna di avere in squadra un compagno di reparto come Cristiano Ronaldo, senza dimenticare altri “senatori” come Bonucci e Chiellini, compagni anche in nazionale.

Se da un lato abbiamo la nuova generazione di contro troviamo anche un gradito ritorno. Infatti sabato sera la Dacia Arena lo ha acclamato fin da primo minuto di gioco e il suo ingresso all’80’ è stato accompagnato da un lungo applauso. Stiamo parlando di Fabio Quagliarella tornato in nazionale dopo circa 10 anni. Il forte centroavanti napoletano che quest’anno sta vivendo una seconda (o terza) giovinezza con la maglia della Sampdoria, con i suoi gol non solo guida la classifica marcatori ma si è appunto guadagnato la convocazione in nazionale. Lui ha lasciato il cuore ad Udine dopo la splendida parentesi vissuta con la maglia dell’Udinese.  Il suo apporto è sicuramente fondamentale per i giovani come Kean che hanno sicuramente da apprendere e da emulare con giocatori di questo spessore che sono al loro fianco.

Ora tutta l’Italia attende dopo il ritorno di Quagliarella anche quello di Balotelli, che ora sta vivendo un finale di stagione piuttosto interessante e positivo con il Marsiglia in Ligue 1, segna con continuità ed è autore di buone prestazioni. Restando sempre in questo reparto merita una nota di richiamo anche Immobile, apparso fuori forma sabato sera. Lo stesso Mancini, preoccupato per il suo nervosismo, l’ha richiamato all’80’ per far posto a Quagliarella. L’attaccante della Lazio deve saper attendere perché i suoi gol arriveranno, anzi sono di vitale importanza per la nazionale italiana.

Spostandoci a centrocampo buona la prestazione di Verratti che ha fornito il reparto avanzato e ha sbagliato poco, sta sicuramente tornando ai suoi standard ma è anche vero che dalla sua punizione è poi scaturito il gol dell’1-0. Per quanto riguarda invece gli ultimi 2 reparti non abbiamo nulla da dire, visto che hanno avuto una partita abbastanza tranquilla, senza problemi di rilievo tranne un tiro che è finito di poco a lato.

Martedì a Parma arriva il Lichtenstein che chiaramente rappresenta l’avversario più debole del gruppo e i 3 punti in questo match sono d’obbligo. Mancini sicuramente presterà attenzione alla prestazione curando ogni minimo dettaglio. Chissà se rivedremo dal primo minuto i giovani che tanto hanno fatto bene sabato e magari lo stesso Zaniolo potrebbe avere una chance dal primo minuto.